Per il loro corretto funzionamento, i tessuti che costituiscono il corpo umano hanno necessità di ossigeno.
Le vie aeree costituite da: fosse nasali, faringe, laringe, trachea, bronchi e bronchioli permettono il filtraggio dell’aria che, entrando dal dal naso viene riscaldata, umidificata e parzialmente depurata e per questo motivo è importante respirare con il naso.
Possiamo paragonare il processo appena descritto al funzionamento di un condizionatore.Dalle fosse nasali l’aria attraversa il faringe ed entra in laringe (organo deputato alla fonazione).
Dal laringe l’aria continua il suo cammino attraversando la trachea, la quale si divide in due condotti, i bronchi principali che, a mezzo di continue ramificazioni, portano l’aria direttamente ai polmoni.
Questi sono costituiti da numerosissime piccole cavità, gli alveoli, all’interno dei quali avvengono gli scambi gassosi.
In che modo respiriamo?
L’atto respiratorio si compie attraverso due movimenti distinti:
INSPIRAZIONE: l’aria penetra nelle vie respiratorie, il diaframma si contrae e discende, le coste e lo sterno si innalzano. Così facendo all’interno della gabbia toracica si crea maggiore spazio permettendo quindi l’espansione dei polmoni.
ESPIRAZIONE: i polmoni tornano al loro volume originario con il ritorno del diaframma, delle coste e dello sterno alla posizione di partenza.
Nell’aria respirata esistono particelle nocive per i polmoni, e sono quelle normalmente chiamate PM5, cioè le polveri sottili.
Il sistema di filtraggio del nostro apparato respiratorio, come abbiamo descritto, comincia dal naso e percorre tutte le vie aeree, che producono un liquido lievemente iperdenso chiamato muco che, tra le altre funzioni, ha anche quella di intrappolare le PM5 e PM10.
Il muco viene trasportato verso la trachea dall’apparato ciliare, sorta di rivestimento peloso che si muove con battito sincrono. Arrivato in trachea, i recettori della tosse fanno il resto.
La tosse è un improvviso aumento di pressione delle vie aeree a glottide chiusa, al quale fa seguito l’apertura della glottide e l’improvviso calo pressorio fa espellere il muco.